Come fare un’audizione senza fare un’audizione? In un universo parallelo a quello della vita reale abbiamo incontrato dei meravigliosi artisti in un tempo sospeso alla ricerca di qualcosa che ancora non conosciamo.

“Bello!” rigorosamente con il punto esclamativo, sarà il titolo della nuova produzione di Fabbrica C, con la regia di Francesco Sgrò. Dello spettacolo al momento non vi sveleremo altro.

Non solo perché ci piace lasciarvi sul gusto, perché l’attesa è a suo modo intrigante, ma soprattutto perché abbiamo voglia di farvi assaporare la bellezza di questo preciso istante.

E’ il 10 febbraio quando riusciamo ad entrare in teatro, il Cap10100 a Torino, un luogo che normalmente ospita numerosi eventi tra concerti e spettacoli e che oggi, ad un anno dalla chiusura dei luoghi di spettacolo, non sembra neanche più lui (come tutti noi, in fondo) ma è comunque meraviglioso.

Siamo riusciti a portare a Torino 14 artisti, organizzato l’ospitalità e calendarizzato i tamponi rapidi per loro e per noi. In questa bolla fuori dallo spazio e dal tempo abbiamo lavorato, riso e sudato per tre giorni consecutivi, riscoprendo la bellezza di potersi toccare e realizzare qualcosa insieme. E’ stato strano assaporare per un attimo la nostra vita e  ritornare poi alla realtà attuale. Ritmi ai quali non siamo più abituati e che ci hanno riacceso il cuore.

Durante l’audizione non viene chiesto di utilizzare il proprio attrezzo o esplorare la propria disciplina.

“Mi interessa trovare persone che siano in grado di fallire” – Francesco Sgrò

E’ stato proposto di mettersi alla prova, danzare, superare i propri limiti, dimenticare il giudizio, recitare, semplicemente stare, muoversi in quel modo che non “vorrei mai vedere in scena – fallo adesso così da poterlo dimenticare”…

Sono stati giorni intensi ed insperati, grazie ai partecipanti per essersi avvicinati con la grazia inaspettata e dapprincipio irriconoscibile di ogni vera bellezza…